Giacomo Cives, L'«Educazione dilatatrice» di Maria Montessori, Roma, Anicia, 2008.
Di lunga data è l'interesse di Giacomo Cives per Maria Montessori, per la sua personalità, le sue opere e la sua pedagogia. Certamente si deve ricordare Maria Montessori pedagogista complessa (2001), primo volume a lei interamente dedicato dall'Autore; ma ancor prima La pedagogia scomoda. Da Pasquale Villari a Maria Montessori (1994), così infatti viene vista la pedagogia montessoriana per la sua idea di libertà e valorizzazione delle potenzialità infantili: un'«educazione nella libertà e per la libertà». Un'educazione che pone al centro un bambino che si deve fare da sé, e che in questa sua autocostruzione deve essere aiutato attraverso la predisposizione di un ambiente e materiali idonei, sostenuto da un adulto nutrito di «spirito scientifico ». Ancora: a questa pedagogista complessa Cives ha dedicato alcuni articoli e saggi pubblicati a partire dai primi anni '90 in volumi collettanei, ma in particolare usciti su «Vita dell'infanzia», la rivista italiana dell'Opera Nazionale Montessori, da lei voluta e a lei ispirata. L'«Educazione dilatatrice» di Maria Montessori edito da Anicia nel 2008 (Collana Teoria e storia dell'educazione), è il risultato, arricchitorielaborato- integrato, di queste ultime pubblicazioni.
Al centro del volume l'idea di «educazione dilatatrice» di Maria Montessori, «la pedagogista del Novecento italiano più nota all'estero»; un'idea che sottende a tutta la sua produzione, ma che trova particolare esplicitazione in uno dei suoi ultimi scritti, Formazione dell'uomo (1949), e che esalta l'attualità della sua pedagogia. In una società come quella di oggi, i cui confini culturali, sociali, tecnologici ma anche fisici si sono dilatati, si richiede urgentemente una svolta educativa che faccia propria una «prospettiva cosmica», superando i limiti del novello Narciso, come si potrebbe definire il giovane d'oggi, concentrato solo su se stesso e chiuso nel suo individualismo che, invece, deve aprirsi ad un pensare ed agire dinamico e universale.
Il volume si articola in undici capitoli, ma virtualmente si potrebbe dividere in tre parti. Una prima parte (capp. I-VII) offre una panoramica sugli aspetti generali, con particolare riferimento a quelli fondanti, della pedagogia montessoriana. L'Autore non si propone di ricostruire in modo puntuale la vita della pedagogista, ma fa riferimento ad alcuni episodi che egli ritiene di fondamentale importanza per comprendere la sua personalità e la sua ideologia, la sua formazione culturale e professionale, l'espansione mondiale della sua proposta educativa, il consolidarsi del suo orientamento laico, l'atipicità del suo pacifismo (che la renderà invisa al fascismo) connesso alla speranza in una Nazione Unica e la sua visione utopica di un messaggio universale (Cambi) sempre più accentuata in seguito al viaggio in India.
Tratteggiando un'immagine a tutto tondo della Montessori, Cives analizza alcuni dei suoi scritti, a partire da Il Metodo della Pedagogia Scientifica e dalla necessità, espressa da Fornaca, di curarne un'edizione critica che desse conto delle varianti e delle continuità tra le varie edizioni e la cui realizzazione (curata da Trabalzini e sostenuta attivamente da Cives) ha mostrato «la complessità e vitalità di un pensiero in itinere, che non si è fermato a fossilizzarsi e ripetersi, ma si è sempre più impegnato a svolgersi, a dinamizzarsi, ad ampliarsi e a rinnovarsi, guardando verso il domami» (p. 57). Passando a Il segreto dell'infanzia (1936), ricco di richiami alla psicoanalisi, nel quale si rinforza l'importanza di un maestro preparato sì, ma non solo, poiché «occorre che studi se stesso per eliminare i propri difetti, in una iniziazione interiore » (p. 60) e si ribadisce con forza la necessità di «un cambiamento antropologico dell'atteggiamento del mondo adulto verso l'infanzia» (p. 66) da accompagnarsi alla messa in opera di un'educazione liberatrice ed emancipatrice. Per giungere infine a Il bambino in famiglia (1923), «un libro piccolo ma di grande importanza», nel quale alla base del successo dell'educazione in famiglia l'Autrice pone sì «accordo» e «serenità » tra i coniugi e in famiglia, ma a questo sono da aggiungere «osservazione, comprensione e assistenza in adatte condizioni ambientali per l'azione e la costruzione, intima delle proprie strutture, attraverso un esercizio sensoriale-motorio-mentale non imposto, ma di libera scelta» (p. 67). Un testo, dunque, nel quale la Montessori propone di estendere alla famiglia i metodi dell'autoeducazione ed emancipazione costruttiva, rafforzando la sua pedagogia antiautoritaria, contro un adulto che invece di liberare il bambino e spingerlo all'indipendenza, lo costringe - anche se spesso inconsapevolmente - ad una mortificazione delle proprie potenzialità.
Nella seconda parte del volume (capp. VIII-IX) si passano in rassegna molti degli approfondimenti - in ambito accademico e non - che nel corso degli anni si sono succeduti sulla pedagogia della Montessori: da Laeng a Filograsso a Fornaca, ma con particolare riferimento a Valitulli e a Scocchera. Lo studio del primo, controcorrente (per il suo inserirsi in un clima italiano di disinteresse e di critica) e a lungo sottovalutato, si è concentrato il particolar modo sul significato sociale (che molti denunciavano come assente) della pedagogia montessoriana; il secondo, attraverso le pagine dei suoi libri e degli editoriali per «Vita dell'infanzia», ha sottolineato l'importanza della proposta di un'«educazione dilatatrice» per un uomo ormai «spiritualmente smarrito» in una società consumistica e tecnologica che, invece di essere al suo servizio, lo domina.
L'ultima parte infine (capp. X-XI) propone due interessanti analogie: Montessori- Makiguchi, le cui convergenze vanno dalla loro pedagogia basata sull'esperienza a un'idea di educazione per tutti, dalla denuncia dell'autoritarismo alla proposta di un'educazione alla pace che ha reso entrambi impopolari (costringendo la prima all'esilio, il secondo al carcere). Montessori-Morin, un'analogia che si gioca sul versante della complessità in una duplice direzione: da un lato la ricchezza dell'itinerario culturale attraverso il quale entrambi si sono formati; dall'altro la prospettiva di un'educazione sul «Piano Cosmico» che contribuisca alla costruzione di un Uomo Nuovo in un Mondo Nuovo attraverso un Bambino Nuovo (Montessori), un'educazione che promuova una «cittadinanza terrestre in una comunità planetaria » (Morin).
Nel suo procedere diacronico tra continuità, anticipazioni, critiche, convergenze e analogie, il volume si dispone, dunque, secondo due traiettorie. La prima: come un viaggio negli «ampi orizzonti» (Fornaca) della pedagogia montessoriana, attraverso l'idea di «educazione dilatatrice» - secondo l'Autore rimasta in ombra, ma che invece meglio la caratterizza - che Cives, procedendo per analogie, estende sia allo sviluppo del pensiero della Montessori, un pensiero sempre in cammino, sempre in costruzione; sia alla «dilatazione mondiale della sua linea educativa nelle diverse culture, tradizioni, civiltà» (p. 14). La seconda traiettoria: come un tassello importante nella riscoperta e rivalutazione della pedagogia montessoriana - con un rammarico di fondo sia per il disinteresse della cultura pedagogica italiana nei confronti di una pedagogista invece così apprezzata all'estero, sia per le problematiche chiave di grande interesse e rilievo da lei affrontate ma dagli studiosi poco approfondite - finalizzata a «fare tesoro della sua lezione per una educazione che valorizzi davvero le possibilità del bambino in una prospettiva di libertà, di giustizia, per lui e anche attraverso di lui, per l'intera umanità» (p. 30). E in quest'ottica, allora, il volume si propone anche come sfida e provocazione alla scuola del Terzo Millennio (ma anche alla famiglia e alla società) che dovrebbe far propria la lezione di questa grande pedagogista, ripensando concretamente il suo compito formativo al cui centro deve porre il bambino, realizzando un progetto educativo «aperto a una realtà senza confini nello spazio e nel tempo» (p. 165).
Angela Federici
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