Dott.ssa Agnese Raunisi1; Dott. Gaetano Auletta2
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La mucosite orale è una delle complicanze che colpisce circa il 90% dei pazienti che ricevono chemio/radioterapia e, in più del 60% dei casi, si tratta di mucosite orale di terzo e quarto grado: la mucosa della bocca si presenta ulcerata, con notevole dolore, bruciore e disfagia,, con un impatto estremamente negativo sulla qualità della vita [1]. Per i motivi di cui sopra, la prevenzione e il trattamento assumono grande rilevanza.
I trattamenti convenzionali utilizzati per la prevenzione e il trattamento della mucosite orale, comprendono la crioterapia, il palifermin e il sucralfato. Gli interventi per il controllo del dolore comprendono sciacqui con soluzioni antinfiammatorie o anestetiche; è anche possibile ricorrere all’applicazione locale di gel per rivestire e proteggere le ulcere da piccoli traumi e alleviarne i fastidi. La nistatina è indicata per ridurre le infezioni sistemiche e locali, mentre il clotrimazolo e l’amfotericina, sono efficaci nelle infezioni micotiche.
Negli ultimi anni si è diffuso sempre di più il ricorso a strategie alternative per la prevenzione e il trattamento della mucosite: il tè nero che sfrutta le proprietà benefiche del suo contenuto di acido tannico. il bicarbonato di sodio in grado di ridurre la carica batterica, gli sciacqui con infusi di salvia, timo e ortica, l’applicazione di gel di aloe vera o l’utilizzo di chiodi di garofano. Il miglior consiglio resta quello di mantenere un’adeguata igiene orale lavando i denti prima e dopo i pasti, eseguire sciacqui con soluzioni neutre o antisettiche non alcoliche, applicare burro di cacao, eliminare cibi piccanti.
Tra i tanti rimedi troviamo il miele, una delle più antiche terapie naturali conosciute, efficace nello stimolare la rigenerazione dei tessuti. È un rimedio antichissimo che recentemente ha trovato posto anche nella medicina moderna. Infatti, grazie al suo pH acido (pH 3-4), alla sua viscosità e all’elevata osmolarità (presenta un’alta concentrazione di zuccheri) inibisce la proliferazione e la sopravvivenza dei batteri sulla mucosa; proprio per questo viene utilizzato nel trattamento della mucosite orale indotta da radiazioni per migliorare la desquamazione della mucosa e ridurre la morbilità. E’ una miscela eterogenea di proteine, nettare di fiori, zuccheri e secrezioni ghiandolari prodotti dalle api mellifere, la sua composizione varia secondo la sorgente, la stagione, le piante dalle quali le api ricavano il nettare e le modalità di produzione.
Mediamente è composto dall’80% di zuccheri (glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio), dal 17-20% di acqua e dal 4% di altre sostanze quali proteine, minerali, vitamine, acidi organici e antiossidanti (fenoli, enzimi, flavonoidi, amminoacidi), grazie alle quali esercita un’azione antinfiammatoria e antibiotica. È un alimento antichissimo che molte popolazioni come antichi egizi e greci usavano per la cura delle ferite. Più recentemente, bendaggi al miele erano comunemente usati come antibiotici locali.
A livello cellulare, l’esposizione a radiazioni ionizzanti provoca la generazione di radicali liberi, rotture del filamento di DNA e attivazione della trascrizione di fattori (NF-kB); inoltre, le cellule immunitarie producono citochine pro-infiammatorie che aggravano la lesione tissutale e la morte cellulare. A questo proposito è stato dimostrato che il miele, oltre ad avere azione antiossidante e antinfiammatoria, presenta fattori analgesici, tissutali e batteriostatici che stimolano la ri-epitelizzazione della mucosa, mitigando la mucosite orale indotta da radiazioni.
Negli ultimi anni diversi Autori si sono preoccupati di verificare l’efficacia del miele per la prevenzione e il trattamento della mucosite orale radio-indotta e una recentissima revisione sistematica ha sistematizzato queste informazioni.
È stato dimostrato come il miele possieda proprietà antibatteriche, antinfiammatorie, antiossidanti. Queste ultime contribuiscono a neutralizzare i radicali liberi e a inibirne la formazione. Il miele crea inoltre un ambiente umido adatto alla guarigione, impedendo la proliferazione batterica.
Quasi tutti i lavori pubblicati sono concordi nell’affermare l’efficacia del miele nella riduzione della mucosite orale indotta da radiazioni.
Gli studiosi che promuovono l’applicazione del miele sulla mucosite orale, raccomandano di utilizzare miele naturale, quindi: miele di girasole, acacia, floreale, floreale selvatico, manuka. La quantità di miele da somministrare dipende dall’estensione della lesione, la quantità che incontra la maggiore condivisione è di 20 ml di miele per ogni applicazione.
L’effetto del miele, oltre che dalla dose utilizzata, dipende anche dalla modalità di applicazione. Si è infatti notato che per avere un’adeguata rigenerazione della mucosa, il miele deve essere trattenuto nel cavo orale per qualche secondo, ruotandolo con la lingua e solo successivamente ingerito. Questo processo è da ripetersi prima, dopo, e a distanza di qualche ora dal trattamento radioterapico.
Il miele inoltre deve essere puro e non diluito. In uno studio condotto con miele naturale diluito, la popolazione non è andata incontro ad un miglioramento della mucosa, ma ha sviluppato nausea, vomito, sensazioni pungenti nella cavità orale e un calo del peso corporeo. Resta sempre raccomandata un’adeguata igiene orale prima e dopo i pasti, preferendo prodotti privi di base alcolica che possano danneggiare la mucosa.
In conclusione, il miele è un prodotto sicuro che da sempre viene utilizzato per la rigenerazione di ferite, per migliorare la salute della pelle (essendo molto idratante), e per garantire l’immunità del corpo. Inoltre è un prodotto economico, facilmente disponibile, naturale e che non produce effetti collaterali di rilievo, ma piuttosto ascrivibili solo a particolari fasce di popolazione (diabetici). Pertanto, l’argomento meriterebbe di essere approfondito con ulteriori studi che approfondiscano in maniera mirata le variabili sopra descritte.
Bibliografia
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Autori
1Dott.ssa Agnese Raunisi, infermiera sul territorio, libera professionista.
2Dott. Gaetano Auletta, infermiere, Tutor della Didattica del corso di Laurea di Infermieristica dell’Università del Piemonte Orientale. Professore a contratto di deontologia Professionale Infermieristica e di Infermieristica Clinica Onco-Ematologica
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Abstract
Bibliografia Amanat A, Asrar A, Abbas K, Bushra A. «The effect oh honey on Radiation-induced oral mucositis in Head and Neck cancer Patient» Indian Journal of Palliative Care 2017, vol. 23, n. 3, pp. 317-320. «The effect of the use of thyme honey in minimizing radiation-induced oral mucositis in head and neck cancer patients: A randomized controlled trial», European Journal of Oncology Nursing, 2018 Jun;34:89-97. Effectiveness of honey on radiation-induced oral mucositis, time to mucositis, weight loss, and treatment interruptions among patients with head and neck malignancies: A meta-analysis and systematic review of literature.
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