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1. Stato ai diritto e giustizia sociale nel liberalsocialismo di Calogero
La lettura di Hobhouse offerta da Calogero nel primo numero della rivista «Liberalsocialismo» - uscita nel 1946 e seguita soltanto da un altro fascicolo - è ormai una rarità bibliografica.1 Proprio per questa ragione ci offre una chiave interpretative poco utilizzata per comprendere come siano legati, nel suo pensiero, terni quali la definizione di un nuovo stato laico e repubblicano, il fondamento della regola costituzionale, la capacità espansiva dello stato di diritto e della giustizia sociale.
La necessità di dare connotazioni non soltanto politiche, ma anche filosofiche alla propria concezione liberalsocialista induce Calogero a guardare oltre i confini italiani, verso il mondo anglosassone, considerato con amicizia in tempi che non concedevano questa libertà. Nel 1943, sospeso dall'insegnamento perché accusato di simpatia per l'Inghilterra e d'irriducibile awersione per l'alleata Germania, egli risponde ai ministero dell'Educazione Nazionale con queste parole:
Non sono né tedescofobo né anglomane, bensì italiano ed europeo. Quel che soprattutto desidero è un'Italia che non sia oppressa da nessuno e che non opprima nessuno, in un'Europa in cui non ci siano né egemonie né vassallaggi.2
L'intéresse di Calogero per la filosofia inglese non è soltanto una curiosità intellettuale, ma appare piuttosto un'indicazione precisa. Nel panorama europeo del dopoguerra, le formulazioni teoriche del neoidealismo anglosassone, poco note al pubblico italiano, esprimono ai suoi occhi una guida teorica ed istituzionale sicura. Non rappresentano un modello astratto o una vaga utopia, ma sono letture della società e della politica largamente accolte in uno dei paesi liberali di più antica data, dove nel 1924 c'era stato il primo governo guidato dal laburista Macdonald e dove, dal 1945 fino al '51, Clement Attlee, presidente del partito laburista, coprirà la carica di primo ministro. In occasione della visita in Italia del ministro Clement Attlee, leader del partito laburista (settembre '44), Calogero scrive:
Dai cartisti ai Fabiani, da Stuart Mill a Hobhouse, è stato un lento ma continuo approfondimento di questa esperienza, che ha condotto il vecchio liberalismo e il vecchio socialisme a integrate le loro verità unilateral! nella nuova unità liberalsocialista.3
Nel 1911, Leonard T. Hobhouse aveva parlato di liberal socialism illustrando i rapporti di obbligazione reciproca fra cittadino e stato.4 Esaminando i diritti di libertà era inevitabile, seconde...