It appears you don't have support to open PDFs in this web browser. To view this file, Open with your PDF reader
Abstract
Fuente Ovejuna, una delle opere più celebri di Lope de Vega, fu composta tra il 1612 e il 1614 ed ha rappresentato, dopo un oblio di quasi due secoli, un cardine del teatro “rivoluzionario” e non di fine 1800. La cornice storica è data dalla rivolta che nel 1476 il piccolo villaggio di Fuente Ovejuna fece contro il Comendador Fernán Gómez, feudatario che esercitava senza tregua un potere sopraffattorio, sottoponendo la popolazione a continue vessazioni economiche. Il matrimonio ostacolato tra Laurencia e Frondoso rappresenta la linea interna della storia, con il finale liberatorio noto ai più. Nel 1994 il coreografo e ballerino Antonio Gades porta nei teatri europei la sua versione dell’opera, presentando una reinterpretazione che mescola musica, canto, ballo, recitazione. Si configura un percorso di traduzione intersemiotica i cui esiti si analizzeranno in questo contributo a partire dall’analisi della trasmutazione dei diversi linguaggi dall’opera originale alla rappresentazione teatral-musicale.