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VIOTTO P., De Gasperi e Maritain: una proposta politica, Roma, Armando editore, 2013, pp. 80.
«Mentre i principi si affermano e si propagano derivandoli dall'autorità e dalla coscienza, le opere politiche, cioè l'esercizio dei diritti e dei doveri costituzionali nell'ambito della legislazione e del governo, si svolgono con metodo democratico, cioè con le responsabilità del cittadino entro lo Stato, che agisce per mezzo del voto e degli organi elettivi o degli strumenti amministrativi» (p. 69): cosi parla del partito Alcide De Gasperi nel suo intervento al Consiglio Nazionale della Democrazia cristiana il 21 marzo 1954. In piena linea con la lezione filosofica di Jacques Maritain, sottolinea inoltre che «Il credente agisce come cittadino, nello spirito e nella lettera della Costituzione ed impegna se stesso, la sua categoria, la sua classe, il suo partito, non la Chiesa. Cioè altro è agire da cristiano sul piano della politica e altro è agire in quanto cristiano sul piano della religione, re- stando sempre se stessi, senza dualismi, ma distinguendo, senza separare i diversi campi di azione». Nel testo del discorso emergono i frutti maturi della riflessione dello statista trentino sul tema della laicità dello stato e la sua proposta politico-metodologica. L'agile pamphlet di Piero Viotto, tra i più rilevanti studiosi italiani delle opere di Raïssa e Jacques Maritain, utilizzando documenti e testimonianze, riesce a ricostruire le vicende umane e il pensiero di due dei maggiori protagonista del cattolicesimo democratico: Alcide De Gasperi e Jacques Maritain.
L'incontro intellettuale per De Gasperi avviene durante il suo lavoro di impiegato avventizio alla Biblioteca Vaticana nel 1929, un osservatorio particolare che gli permette di seguire gli avvenimenti politici europei e i...