Mario Gennari, Dalia paideia classica alla Bildung divina, Milano, Bompiani, 2017
In questo nuovo e ricchissimo studio Mario Gennari ripercorre per via storica la genesi di quel paradigma formativo ancora centrale in Occidente (tra riprese e metamorfosi) connesso alla paideia /Bildung che esalta la "formazione umana dell'uomo". Un paradigma antico e modernissimo (e si pensi solo all'"uomo unilaterale" di Marx o al "coltivare l'umanita" della Nussbaum, tanto per esemplificare). Anzi oggi piu di ieri carico di tensioni filosofico-pedagogiche, ben rappresentate dall'opposizione tra Yuhanna a Habermas gia negli anni Settanta come pure dalla ripresa europea della Bildung ripercorsa anni fa da "Topologik". Gennari di questa avventura complessa e travagliata si impegna qui a ricostruire tappe, modelli e continuity dall'eta omerica su su fino al medioevo mistico tedesco, che trascrive la paideia in Bildung, che ora mette sempre di piu al centro proprio il prender-forma guidato da un agire umano che pone al centro Dio stesso della sua formazione. E alla luce di questa immagine di sé l'io stesso si potenzia nella propria interiore umanita. Cosi "il pensiero mistico di Meister Eckhart (...) puo esser considerato il punto d'arrivo di tutta la speculazione teologico-filosofico-pedagogica del Medioevo e il punto di partenza della storia della Bildung tedesca" (p. 685).
Il testo, in realta, presenta tre volti-chiave di tale processo. 1) Uno storico che ricostruisce il cammino di un'idea pedagogica (la paideia) nelle sue metamorfosi contrassegnandone il valore e la forma e il ruolo-generativo nella pedagogia occidentale. 2) Uno teoretico, riflessivo, che fissa per la pedagogia il suo arché e il suo telos; l'ontologia che la costituisce e la guida: Vanthropos assunto nella sua forma piu propria, che e quella del dar-forma-a-se-stesso. 3) Uno prospettico (e storico e teorico) che vede nella Bildung l'inverarsi moderno e compiutamente moderno dell'antica paideia, ripensata dentro la drammaticita, la potenza conformativa, le radicali deviazioni post-antropologiche del Moderno stesso,orai sempre piu vincolato e alla Techne e alla sua logica di dominio. Questo e si qui un cammino solo accennato, ma di cui Gennari ci ha dato gia precise anticipazioni e trattazioni esemplari nel 1995, nel 2001, nel 2012.
La ricostruzione storica tocca la pandemia dell'antichita classica seguendo il suo sviluppo tra i filosofi, ma toccando gia il Mito e Omero stesso e la Tragedia per arrivare all'ellenismo e alla sua polyeideia e al modello culturale di Alessandria, caratterizzato dal pluralismo di idee e di forme; poi la classicita romano-latina segue con la sua umanitari che universalizza l'idea della paideia soprattutto nell'eta repubblicana, in cui Roma ellenizza la sua cultura, e poi quella imperiale con Augusto e i principi della pax e della lex, che restera centrale fino a Traiano e poi a Diocleziano: ma e qui che la paideia si fa religiosa e nell'eclettismo tipico dell'Impero, in cui la tradizione ebraico-cristiana si fissera come modellizzazione della formazione umana in modo via via sempre piu egemone. Li sara ancora piu forte l'universalismo e poi elemento nuovissimo la centralita dell'amore come agape posto a virtu-chiave nell'uomo modellato su Cristo. In questo lungo processo dalla Grecia al Cristianesimo la paideia si lega alla retorica come altro principio di umanizzazione dell'uomo (il vir bunus dicendi peritus di Cicerone) e come strumento di educazione anche scolastica con al centro le humanae litterae (carattere di lunghissima durata nella scuola occidentale). Formazione classica che culmina nella figura del saggio (e si vedano Seneca o Marco Aurelio) o in quella del santo che fa regola nel cristiano se pure posta in un cor inquietum (S. Agostino) e in una forte coscienza del peccato. La terza fase sara poi quella della Bildung divina, medievale e cristiana, che gia tra Alto e Basso Medioevo rilancia un'idea imperiale di stato e una cultura della perfectio hominis "come pratica quotidiana della fraternita in Cristo" (p. 400): un'epoca pero complessa e plurale e carica di tensioni, esplicite o "sottotraccia" che da volto all'Europa cristiana, coi suoi stessi modelli formativi ora patristici ora feudali e/o cittadini, ma anche monacali oppure connessi alle Universita e alla pratica dei clerici vagantes. Li pero matura via via anche un nuovo modello di cultura sia scientifico-tecnica sia cavalleresca (o della courtoisie) come ci indica lo stesso "settenario della curialita" (pp. 658-660). Punto di arrivo e poi Eckhart col suo misticismo che si fa paradigma di formazione spirituale che unisce pandemia, umanitari, perfectio e si fa Bildung come processo del prender-forma in cui ri-vive Vimago Dei e fissa un ideale-di-sé, come regola e come fine.
Le varie tappe della paideia sono presentate da Gennari con ricchissima documentazione e storica e critica, con fine capacita di contestualizzazione, con un'ottica interpretativa acuta e complessa che colloca questo testo assai vicino a quelli di Lager o di Marrou, costituendosi rispetto a quei lavori anche come un aggiornamento e una ripresa critica, veramente esemplare.
All'interno di questa ricostruzione storica c'e poi un sigillo teoretico-pedagogico: il netto riconoscimento che educazione e formazione e formazione umana sempre, la quale esige una coltivazione spirituale di sé e un esercizio costante di tale coltivazione da realizzare in stretto contatto con le varie forme della cultura che e appunto "spirito oggettivo", il quale di noi parla e della nostra umanita piü ricca e profonda e universale, presente in tutti come potenziale da realizzare e da tenere attivo in forma squisitamente dialettica. Cosi la pedagogia occidentale risulta illuminata nel suo paradigma piu proprio, costante e complesso, da tener fermo ancora oggi e domani, nel tempo della Krasis e della Techne, del Denaro e delle Alienazioni. E di cui la pedagogia deve essere ferma custode, pena il suo degradarsi a tecnica che conforma e non libera. Anche questa e una lectio precisa e fine del volume di Gennari, se letto con attenzione e con acribia, andando oltre il suo cammino di ricostruzione storica.
E ancora: il testo si ferma al Trecento e attiva gia li la costruzione della Bildung che sara poi resa sempre piu centrale nella teoria pedagogica, laicizzata e approfondita, come accadra a partire dal Settecento tedesco, con Goethe e Schiller, poi con la Klassik ottocentesca su su fino alla Deutsche Bildung di Troeltsch, per arrivare fino a Thomas Mann e ai nostri Foucault e Nussbaum, che ce l'hanno riconsegnata come paradigma insostituibile.
Allora per tutte queste sagaci e ferme indicazioni il volume di Gennari va visto come un vero piccolo classico che della formazione in Occidente ci ricorda e ci consegna il modello piu alto da tutelare e da rilanciare con vigore.
Franco Cambi
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Abstract
Mario Gennari, Dalla paideia classica alla Bildung divina, Milano, Bompiani, 2017.
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