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Liguori G., Berlinguer rivoluzionario. Il pensiero politico di un comunista democrático, Roma, Carocci, 2014, pp. 180.
A trent'anni dalla scomparsa, l'A. dedica a Enrico Berlinguer uno studio al contempo appassionato e critico, mettendo in risalto l'originalità del suo pensiero político. Egli rilegge gli interventi del segretario del PCI - i discorsi, i saggi, le interviste - non già quali meri tributi alla contingenza, bensî alla luce di una visione strategica, eticamente connotata e pur sempre misurata sulla realtà. In effetti, Berlinguer propose e pratico un'idea della politica fatta di lucida passione, coraggio, «connessione sentimentale» (Gramsci) con la "base", manifestando ostilità nei confronti dell'esiziale separazione tra politica e società. Per esempio, riconosceva la democrazia formale, ma valorizzava la partecipazione dal basso, la discussione aperta e vasta sui grandi temi della convivenza civile, convinto com'era della possibilité di rafforzare la democrazia rappresentativa coinvolgendo il popolo nei processi decisionali, anche attraverso modalité «non necessariamente legate a quelle canoniche del parlamentarismo liberaldemocratico occidentale» (p. 48).
Il volume è organizzato in tre capitoli. Il primo, La proposta eurocomunista, si concentra sulla prospettiva internazionalista, evidenziando come il "primo" Berlinguer guardasse con sospetto crescente al modello sovietico (repressione della Primavera di Praga e successivi interventi in Afganistan e Polonia). Pur non rinnegando la Rivoluzione del 1917, riconosceva che in URSS la politica di potenza e...