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NUSSBAUM M.C., Emozionipolitiche. Perché l'amore conta per la giustizia, Bologna, il Mulino, 2014, pp. 510.
Riprendendo e ampliando la riflessione svolta nel precedente testo intitolato L'intelligenza delle emozioni, pubblicato sempre per i tipi del Mulino nel 2004, Nussbaum si propone di continuare ad affrontare quello che ritiene essere un problema, o meglio una grave lacuna, del pensiero liberale, ovvero la scarsa attenzione riservata dai pensatori liberali alla «coltivazione» delle emozioni. Considerate lo strumento tipico dei regimi e delle forze illiberali, che sono solitamente ritenute fare appello agli istinti più che alla ragione degli individui, le emozioni dovrebbero invece, secondo l'autrice, essere oggetto di specifiche politiche e programmi educativi poiché hanno un fondamentale valore politico per una società liberale che aspira a essere giusta.
Le emozioni adeguate, ovvero adeguatamente «educate», sono estremamente importanti, secondo l'A., perché alimentano la cultura politica di ogni società, attribuiscono forza ed energia ai principi e alle istituzioni politiche e ne garantiscono la stabilità nel corso del tempo. Com'è possibile favorire la coesione sociale, contrastare le divisioni e le gerarchie e chiedere sacrifici e sforzi solidaristici ai propri cittadini senza fare appello alle emozioni in grado di favorire la collaborazione e sostenere l'altruismo? Com'è possibile contrastare i devastanti effetti disumanizzanti di emozioni quali la paura, il disgusto, la vergogna e l'invidia se non risolvendosi...